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mercoledì 4 giugno 2008

UNICI COLPEVOLI: I CITTADINI


Un estratto dell'intervento di Marco Travaglio del 2 giugno che potete leggere integralmente cliccando qui sul blog di Beppe Grillo.

"Buongiorno a tutti. Spero si possa ancora dire che l’intervento del Capo dello Stato in occasione della festa del 2 giugno tenuto ieri è stato tutt’altro che soddisfacente (...) basta con l’intolleranza, basta con le ribellioni allo Stato. Dipende da che cosa sta dicendo e a chi si sta riferendo. Si riferiva a Bossi? Che ha di nuovo minacciato che se non si faranno le riforme che vuole lui di marciare su Roma con cinquecentomila padani, (...) Si riferiva a Berlusconi, che si è appena ribellato allo Stato, cioè agli arresti disposti dalla magistratura napoletana per lo scempio dei rifiuti, per le discariche truccate, per la monnezza non trattata che veniva nascosta sotto lievi coltri di monnezza trattata (...) come dalle intercettazioni dell’enturage di Bertolaso e dalla immarcescibile FIBE-FISIA del gruppo Impregilo (...) Chi sono quelli che si ribellano allo Stato? Sono quelli che vogliono abolire le intercettazioni perché funzionano troppo, come hanno dimostrato anche in questo caso? (...) Chi si ribella allo Stato è per caso chi manda a fare carotaggi e analisi a Chiaiano e poi dà i risultati prima che siano finiti i carotaggi medesimi dicendo che va tutto bene e che quello è il posto giusto per portarci l’immondizia? (...) Quelli che si ribellano allo Stato chi sono? Sono quelli che dal 1999 calpestano le sentenze della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato, della Corte Europea di Giustizia, le messe in mora e le procedure di infrazione della Commissione Europea sulle frequenze concesse a Rete4 senza concessione, anziché a Europa7, che la concessione ce l’ha? Chi si ribella allo Stato chi è? Quello che stava facendo fallire definitivamente Alitalia dopo aver messo in fuga i francesi di Airfrance che l’avrebbero probabilmente salvata? Chi si ribella allo Stato è per caso il senatore Schifani, presidente del Senato, (...) che ha dato il suo nome, Schifani, a una delle leggi più incostituzionali che si ricordino, il “lodo Schifani”, che garantiva l’impunita alle cinque più alte cariche dello Stato, soprattutto a una, la più bassa, e che fu incenerito dalla Corte Costituzionale nel 2003? (...) Chi si ribella allo Stato è chi non ha dato la protezione a questo imprenditore che aveva cominciato a parlare e che per questo è stato ammazzato, come tutti quelli che parlano in Campania, come in Calabria, come in Sicilia? Chi si ribella allo Stato è forse chi ha definito in campagna elettorale “eroe” Vittorio Mangano, cioè un malavitoso che non ha parlato? (...)
Ma temo che non intendesse parlare di queste categorie e di questi suoi colleghi il Capo dello Stato (...) Temo che si riferisse alla gente di Chiaiano che difende la sua oasi, che difende la sua qualità della vita, che difende la possibilità di andare prima a verificare se un sito è o non è idoneo a ricevere rifiuti, e poi dopo utilizzarlo. E non viceversa.
(...) nel blog di Beppe Grillo mi chiedono di spiegare la sentenza del Consiglio di Stato, sul caso Europa7. Che sarebbe il caso di chiamare “caso Rete4”, in realtà. (...) È l’azienda del nostro presidente del Consiglio, che da 25, 30 anni, fin dai decreti che Craxi faceva su misura per il Cavaliere, riesce a comandare in materia televisiva sia prima, sia durante, sia dopo la sua permanenza al governo. Le leggi in materia televisiva, da 25 anni a questa parte, le scrive sempre Berlusconi. Solo che prima era costretto a pagare Craxi per sdebitarsi, mentre adesso le fa direttamente lui (...) Nessuno ha capito cosa voglia dire la sentenza del Consiglio di Stato (...) Il problema nasce nel 1999 quando lo Stato italiano decide di riassegnare le frequenze tv con una gara (...) Si presentano vari pretendenti (...) si presenta anche questo nuovo editore, Francesco Di Stefano, con due reti: una è Europa7, l’atra è 7plus. Vince la concessione a trasmettere su scala nazionale con una di queste due reti, Europa7, mentre perde la concessione nazionale Rete4. (...) fin da cinque anni prima la Corte Costituzionale aveva stabilito che Mediaset, come tutti i soggetti privati, non può possedere più di due reti sull’analogico terrestre (...) Europa7 ha vinto la concessione e quindi dovrebbe avere le frequenze. Chi c’è al governo in quel periodo? Massimo D’Alema. Il governo D’Alema fa un bel decreto ministeriale in cui dice che Europa7 ha diritto di trasmettere, ma si dimenticano di precisare su quali frequenze esattamente, perché? Perché le uniche frequenze libere sono quelle che sono ancora occupate da Rete4 e da Telepiù Nero. Rete4 di Berlusconi, Telepiù Nero degli amici di Berlusconi, i quali naturalmente non hanno alcuna intenzione di liberarle se il governo non glielo imporrà. E il governo non glielo impone, anzi, consente a Mediaset di continuare a trasmettere su quelle frequenze anche senza concessione per Rete4 (...) A questo punto interviene la Corte Costituzionale per la seconda volta. La prima volta nel ’94: principio antitrust, due reti per ogni soggetto privato, la terza, via. Dato che nessuno ha fatto niente in quei sette anni, nel 2001 la Corte Costituzionale torna a ribadire: “guardate che Mediaset deve scendere da tre reti a due. È incostituzionale non agire. È incostituzionale ogni legge che le consente di trasmettere su tre reti. Panico, ovviamente, in Mediaset, ma chi c’è al governo? C’è Berlusconi. Con l’apposito ministro Gasparri. Prima versione, viene bocciata da Ciampi perché incostituzionale. Dicembre 2003. A questo punto a Natale del 2003, Berlusconi in persona firma un decreto legge che si chiama “salva Rete4”. Cioè decide che Rete4 può continuare a trasmettere. Nel frattempo entra in vigore la Gasparri 2, questa Ciampi la firma. Nell’aprile del 2004, la Gasparri 2 stabilisce che, fino al momento in cui entrerà in vigore il digitale terrestre, Rete4 potrà trasmettere, perché tanto il digitale terrestre è dietro l’angolo. Gasparri lo prevede nel 2006. Digitale terrestre moltiplicherà il numero delle rete a centinaia e centinaia, tutti avranno centinaia di televisioni tra le quali scegliere, per cui che saranno mai quelle piccole tre reti di Mediaset? Rete4 quindi può rimanere. Naturalmente è tutta una balla. Il digitale terrestre non esiste nemmeno oggi. Siamo nel 2008. (...) Forse, si dice, arriverà nel 2015 (...) In ogni caso era una balla, era una truffa, che è servita a procrastinare sine die questa fase transitoria che non finisce mai, perché è in vista di un digitale terrestre che non arriva mai. E intanto Di Stefano continua a rimanere al palo con la sua televisione, per la quale ha investito una marea di soldi (...) un centro di produzione di 22.000 metri (...) otto studi di registrazione, uffici, tecnologie, tremila ore di programmi. Tutto ciò era necessario appunto per ottenere la concessione. E tutto questo è una Ferrari che arrugginisce nel garage. Perché? Perché non gli danno le frequenze. Non gliele da il centrosinistra. Non gliele da Berlusconi nei cinque anni di governo. Lui si rivolge, come fa un cittadino modello, ai tribunali. (...) Anche la Corte di Giustizia Europea (...) il 31 gennaio di quest’anno, il 2008, emette la sua sentenza: le norme italiane che consentono a Rete4 di trasmettere al posto di Europa7 in questa infinita fase transitoria sono contrarie al diritto comunitario, quindi sono illegali, quindi lo Stato italiano le deve disapplicare. È come se non esistessero. Perché? Perché il diritto comunitario vale più delle normative nazionali. (...) Nel frattempo la Commissione Europea (...) ha aperto una procedura di infrazione sulla Gasparri che garantisce l’accesso a questo mitologico digitale terrestre solo ai soggetti che sono già presenti sull’analogico, e cioè Mediaset e Rai. (...) E per questo ci ha messo in mora nel 2006 avvertendoci che se entro un paio di anni non avessimo sbaraccato la Gasparri, sarebbe partita una multa retroattiva proprio dal 2006 fino addirittura ad arrivare a 3-400.000 euro al giorno, che se li spalmiamo su tre anni diventano addirittura 300 milioni di euro che ci potrebbero capitare se entro qualche mese la Gasparri non fosse risolta. A questo punto arriva il governo Berlusconi. Torna Berlusconi per la terza volta. Tenta immediatamente di fare un colpo di mano, cioè di rispondere all’Europa dicendo “chi ha avuto, ha avuto. Chi ha dato ha dato. Scurdammoce ‘o passato” e scurdammoce soprattutto le sentenze della Corte Costituzionale, le sentenze della Corte Europea, la messa in mora della Commissione Europea, la procedura di infrazione. Lo status quo rimane così, finché non ci sarà il digitale terrestre. Cioè in un futuro che forse arriverà tra sei, sette anni. Vogliono stabilire e cristallizzare una situazione illegale, per evitare di dare a Europa7 ciò che anche la Corte Europea ha stabilito sia suo diritto avere. Ultima puntata, sabato, il comunicato che annuncia la sentenza. Sentenza che dovrebbe chiudere questo contenzioso che è basato su ben sette cause che Europa7 ha fatto allo Stato italiano. Il comunicato dice che: “il ricorso che aveva fatto Mediaset (...) viene respinto, e spetterà al governo, cioè al sottosegretario ad personam, o ad aziendam, Paolo Romani, applicare la sentenza della Corte Europea di Giustizia e rideterminare le frequenze in base alle richieste di Europa7”. Che cosa voglia dire tutto questo, non lo sappiamo. Non sappiamo se il Consiglio di Stato dice al governo: “dai le frequenze a Europa7 e toglile a Rete4”. Oppure: “decidi tu come vuoi”. Oppure: “facci sapere cosa vuoi fare, dopodichè noi stabiliremo quale sarà il risarcimento che dovremo dare a Europa7, senza che però nessuno le dia le frequenze”. Sono formule ambigue che però speriamo finiscano domani, quando arriverà finalmente il testo completo della fatidica sentenza. Quello che si può arguire fino a questo momento è che il Consiglio di Stato affida al governo Berlusconi di risolvere un problema che è stato creato dai governi Berlusconi per favorire l’azienda di Berlusconi; (...) Certo che affidare a Berlusconi la risoluzione del problema Rete4/Europa7 ricorda tanto l’affidare a Berlusconi e a Bertolaso la risoluzione del problema della monnezza, d’accordo con Bassolino. Cioè d’accordo con l’altro, che con Berlusconi e Bertolaso ha collaborato a crearlo. È come se, di fronte a un delitto, si affidasse il compito di risolvere il caso all’assassino."

9 commenti:

fuorisincrono ha detto...

di blog in blog la vera informazione sta finalmente circolando...
le menti aperte stanno facendo un buon lavoro..
ormai siamo in tanti a sapere e saremo sempre più.. E CIO' MI RENDE FELICE :-)))

bene bene bene

Anonimo ha detto...

E' tutto molto bello! il ladro e il guardiano sono la stessa persona. la sera lo chiuderà il cancello? dopo il furto si arresterà? i libri di Marco Travaglio & company andrebbero messi nei programmi scolastici almeno dalla scuola media.

Arcureo ha detto...

Si, peccato che abbiano già messo in opera la contromossa a questa tua proposta.
Tiè:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/07_Luglio/28/stella.shtml


...vedi? Ce lo piazzano in culo in da piccoli e noi manco ce ne accorgiamo!!!

Sigh...

Giuseppe Gatto ha detto...

@Alessandro: minkia!!! ... pazzesco, hanno la faccia come il culo di un babuino (e mi scuso con il babuino). Ho letto l'articolo di Stella, non ho altre parole: pazzesco...

Anonimo ha detto...

Non dimentichiamo che stiamo parlando di gente pericolosa … queste persone sono l’origine e l’estendersi dello sgretolamento del nostro paese, ci stanno ricoprendo di merda (lasciatemi passare il termine) e non è tollerabile …

Anonimo ha detto...

Ciao!
Davvero molto bello il tuo blog!

E' un piacere conoscerti e spero che ci incontreremo di tanto in tanto sottoforma di bit impazziti tra commenti a caldo e cornetti alla crema.
Grazie per aver visitato il mio blog!

MdQ
http://ilmagodiquoz.ilcannocchiale.it/

Giuseppe Gatto ha detto...

Scrivi molto bene, hai una bella penna & una bella mente. il piacere è tutto mio Mago di Quoz.

Haley ha detto...

Thiis is a great blog

Haley ha detto...

Greeat reading your blog