Qui sotto ci sono i "post" più recenti pronti da srotolare... Se invece vuoi saltare di palo in frasca puoi navigare nell'archivio minchiate qui a lato. Iscriviti alla newsletter! Fai un salto su "Racconti e storie...". (il disegno del banner con il gatto blu è di Tsu-mina).


lunedì 29 settembre 2008

BUON COMPLEANNO PRESIDENTE!!!

Oggi ricorre il genetliaco del nostro tanto amato presidente del consiglio dott. cav. silvio berlusconi. Mi si consenta di porgere i miei più sinceri e sentiti auguri... all'Italia!!! ...Che ne ha tanto bisogno...




... AUGURI ITALIA!!!

venerdì 26 settembre 2008

SPECIALE SCUOLA

I preziosi contributi sono di Filippo Ricca, Simon, Vauro ... e altri, presi in prestito con destrezza da EMME (inserto satirico del lunedì de L'Unità, che consiglio vivamente), il Manifesto, o altrove in giro per il web...





brava gelmini, così si preparano le classi dirigenti di domani, con una scuola impoverita, il maestro unico, la riduzione dell’orario scolastico, il sette in condotta, il taglio dei fondi e degli istituti, ... insomma una scuola di pessima qualità...
Segnalo anche il post di Peppe Nimesulide, che merita...

mercoledì 24 settembre 2008

NOTIZIE FONDAMENTALI



Google News: Giornali e TV ci hanno tempestivamente informato pochi giorni fa che Eva Mendes, luminosa star del cinema internazionale (la gnocca mica da ridere delle foto!), è riuscita a superare brillantemente la paura dei ragni grazie all'ipnosi...


!!!MA STI CAZZI!!!
anzi
!!! STI GRANDISSIMI CAZZI !!!

lunedì 22 settembre 2008

BERLUSCONI E FASCISMO


ANSA- Il presidente del Consiglio silvio berlusconi non risponde ai cronisti che gli chiedono se si consideri antifascista, limitandosi a dire: "Penso solo a lavorare..." (tristemente vero!)
praticamente ha risposto:
"Sono stato evasivo dite? Cambio discorso? ... Ma volete davvero che io sia così ingenuo da rispondere ad una simile domanda? Il fascismo sono io, nella sua massima espressione, cosa faccio? Prendo posizioni contro me stesso? Non sono mica fini! Su non siate sciocchi, cribbio, che già essendo giornalisti siete un pò stupidi di vostro! Sarebbe come chiedere a Eva Henger di dichiarare che il sesso fa schifo o alle mosche che la merda è disgustosa... Eia-eia-alalà"

mercoledì 17 settembre 2008

E' FINITA LA CUCCAGNA (di Carlo Cornaglia)

Ospito una meravigliosa poesia di Carlo Cornaglia
che ho preso in prestito dal blog Poche Chiacchiere,
il blog di Robin Edizioni


E' finita la cuccagna (di Carlo Cornaglia)

"E’ arrivata la Carfagna
e finisce la cuccagna
di cercare per la strada
la battona che ti aggrada:

è social e grave allarme
e potrà qualche gendarme
arrestar te e la battona,
la Carfagna non perdona.

Anche il solo avvicinarti
la galera può costarti,
poiché la prigione arriva
pure per la trattativa.

Ma se, invece, in un alloggio
di virilità fai sfoggio,
“puoi scopar senza paura.”
Questa legge ci assicura

che in un bell’appartamento
non esiste sfruttamento,
non c’è l’ombra di minaccia
di lenoni e di magnaccia.

Soprattutto non si vede
e per gli uomini di fede
non veder che la dan via
è una vera garanzia

di rigor e austerità.
In Italia, ben si sa,
si può sol fare i guardoni:
tutte le televisioni

mostran chiappe, culi, tette.
Le veline e le soubrette
il cul muovono con smania.
Miss Italia e Miss Padania

son mercati di pulzelle,
molto spesso neanche belle,
con le madri pronte a tutto
purché qualche farabutto

le indirizzi alla carriera
di velina o ereditiera,
di valletta o letterina,
primo passo sulla china

di chi poi la darà via.
“Guarda qui la figlia mia!”
E poi parlano di orrore
per l’amor col contatore,

di social allarme se
la prostituzione c’è.
“Io che son donna illibata
e ministra assai impegnata

odio la prostituzione,
non capisco le battone
che la danno per quattrini!”,
dice quella che in bikini,

e per nulla castigato,
col suo corpo ha commerciato
tempo fa in fotografia.
Questo ha un nome: ipocrisia.

E che differenza c’è
fra scopare in un coupé
o nel chiuso di una stanza,
come vuol la maggioranza?

Fra scopare in un boschetto
o con due puttane a letto
nella suite dell’Hotel Flora,
con la coca che lavora?

Fra concederla per via
o scopar con frenesia
su un sofà alla Farnesina,
come quella birichina

che, passando per la Rai,
diventata è ricca assai?
Ed infin facciam due conti:
se corrette son le fonti,

i clienti sporcaccioni
son più o men nove milioni,
metà a casa, metà in strada,
come media par che vada.

Li processan tutti quanti?
In prigion coi lestofanti
vanno tutti i puttanieri?
Ma ci sono i carcerieri,

le prigioni, i magistrati,
i caramba e gli avvocati
per più o men cinque milioni
di battone e sporcaccioni?

Non per tutti esiste un lodo
per il qual restano ammodo
pur se scopan per la strada…
Finirà che la masnada

ai domiciliari andrà.
E Carfagna che farà?
Gli apporrà sui genitali
gli elettronici bracciali."



l'originale del piccolo capolavoro letterario è qui. I miei complimenti

lunedì 15 settembre 2008

UNIEURO


Frasi VERE (ti possa morire la mamma se dico bugie!) raccolte dai dipendenti Unieuro:

- Di fronte ai forni a microonde: Sono tutti portatili questi televisori?
- Avete quel coso per attirare le farfalle nei negozi? (sarebbe la griglia ammazza-zanzare)
- Perché sul mio televisore non si vede più Rai Quattro?
- Che differenza c'è tra questi due televisori Sony? risp: Questo costa di più perché è stereo... - Ah, non è Sony?
- Quella sveglia ha la sveglia?
- Avete autoradio per auto?
- Che differenza c'è tra le cassette da 30 minuti e quella da 45 minuti?
- Buonasera, senta, si interessa di pinguini lei?
- Volevo una spina tripla... Grande o piccola? Mah, una cosa media!
- Il commesso spiega il funzionamento di un telefono senza filo: Questo ha una portata di 100 metri. Ah, allora posso telefonare solo a quelli del palazzo di fronte?
- Scusi, cosa vuol dire la scritta Scart che vedo su alcuni televisori? risp: Vuol dire che hanno una presa apposita per videoregistratori. Ah, credevo fossero degli scarti di magazzino...
- Questo televisore che tipo di tubo cattolico monta?
- Mimando il gesto di lavarsi i denti: Volevo vedere dei rasoi elettrici.
- Avete un televisore a 18 cavalli?
- Avete le lampade a basso risparmio energetico?
- Questa telecamera ha anche l'effetto piovra?
- Questo trapano serve anche per svitare e invitare?
- Ci sono i telefoni tipo walkman?
- Vorrei uno stereo, volevo spendere tra le 500 mila e il mezzo milione.
- Vorrei delle informazioni sulle vostre dilatazioni di pagamento.
- Com'è questo videoregistratore? risp: Molto buono, è un Sony. - Mah, preferisco qualcos'altro, io delle marche italiane non mi fido!
- Parlando dei telecomandi e delle relative custodie: Ma se io ce l'ho lungo come faccio a farlo entrare in questo coso di gomma?
- Avete il phon che fa alzare i capelli?
- Davanti ai ventilatori accesi: Senti che vento, sembra di essere in Africa!
- Avete mica i nuovi telefonini GPL?
- Avete phon da uomo?
- Avete il TV Sony 28 metri?
- Avete un orologio da mettere nel freezer per vedere la temperatura?
- In questo negozio si può pagare col Bancomarket?
- Scusi, vorrei un telefonino Vodafone. risp: Si ma di che marca? - Vodafone!!!
- Scusate... che c'avete la Nokkia?
- Scusi, che polliciaggio ha questo TV?
- Questo telefonino ha anche la fibrillazione?
- Il giorno dopo l'entrata in vigore dell'ora legale: Senta, mi cambia la pila dell'orologio, che da ieri mi va un'ora indietro?
- Avete fusilli a 5 volts?
- Senta, ho messo i panni nella lavastoviglie, ora mi si è incastrato tutto e non si apre più!
- Senta, il mio frigorifero è guasto, perde acqua, trovo tutti gli indumenti bagnati!
- Mi hanno cromato il telefonino.
- Vorrei uno di quei forni a infrarossi, sa, per un neonato...
- Quell'antenna a 99 euro costa 99 euro?
- Volevo una radiolina per mettere nella vigna e far scappare i cinghiali!

giovedì 11 settembre 2008

BENTORNATI!

Bentornati dalle vacanze. Spero vi siano andate bene almeno quanto a me...
ah, ... quelle lunghe passeggiate a mare con il canotto...
vignette & consigli di Jacopo Fo

martedì 2 settembre 2008

ALITALIA: UNA COMMEDIA ITALIANA

Ampi estratti dall'intervento di Marco Travaglio nel Passaparola del 1 settembre (il testo integrale QUI):

"Buongiorno a tutti, riprendiamo il nostro appuntamento settimanale dopo le vacanze ... sul blog di Beppe Grillo abbiamo raccolto le prime dieci puntate di "Passaparola" in un DVD: chi fosse interessato trova le istruzioni per procurarselo ...

La notizia di oggi è che l'operazione Alitalia è un grandissimo successo per il governo. Chi l'ha detto? Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si loda e si imbroda da solo, anche perché dagli esperti ha ricevuto soltanto pernacchie e critiche ...

Non si capisce bene che cosa stia festeggiando questo signore visto che negli ultimi quindici anni è stato Presidente del Consiglio per circa sette, cioè la metà: in questi quindici anni, Alitalia ha perso quindi miliardi di euro di soldi nostri, quindi la metà dei soldi persi è colpa sua, dei suoi governi, e l'altra metà è colpa dei governi di centrosinistra perché la politica ha sempre tenuto le mani su Alitalia ...

Prodi e Padoa Schioppa ... erano riusciti a convincere AirFrance a rilevare tutto. Il che avrebbe comportato niente fallimento, niente ricorso alla legge Marzano sulle aziende decotte, nascita di un polo europeo molto grosso, avrebbe compreso AirFrance, KLM e Alitalia ... Ce la saremmo cava con 2.150 esuberi: questo era il piano che era stato presentato da Messieur Spinetta, e così sarebbe stato se si fosse chiusa la trattativa con i francesi subito, all'inizio della primavera, mentre adesso ne avremo 6-7.000, di esuberi, cioè il triplo. L'AirFrance avrebbe pagato un miliardo e settecento milioni per comprarsi le azioni dell'Alitalia e avrebbe investito 750 milioni, in pratica avrebbe sborsato e ci sarebbero arrivati dalla Francia la bellezza di due miliardi e seicento milioni. Ora vedremo che, invece, quei soldi glieli diamo noi. Non solo non li incassiamo, ma li perdiamo. In più sarebbe stata salvata e ristrutturata Malpensa e sarebbe stato potenziato l'aeroporto di Fiumicino.

Questo, in sintesi, era ciò che era stato concordato tra il governo Prodi e l'AirFrance e che è saltato perché sono arrivati Berlusconi e suoi lanzichenecchi e perché i sindacati ... non hanno saputo scegliere tra un piccolo sacrificio oggi e un enorme dissanguamento domani, quello che invece avremo. ...

L'Alitalia viene divisa in due società. La Bad Company, la discarica, rimane a noi, allo Stato, con tutti i debiti. E' una società che contiene tutti i debiti. La Good Company, invece, è quella meravigliosa, profumata, balsamica. Quella va ai privati, sedici privati, scelti privatamente con trattativa privata da Berlusconi e dai suoi uomini, che hanno ottime armi per chiedere piccoli favori agli imprenditori in vista di restituirli in grande stile, come vedremo, con vari conflitti di interessi. Quindi noi ci teniamo i debiti e quel poco che vale di Alitalia lo regaliamo ai privati che fanno anche la figura dei salvatori della Patria ... I conti pubblici verranno ulteriormente sfasciati, saranno più in rosso che mai e noi pagheremo progressivamente una "tassa Alitalia" anche se non la chiameranno così, ce la nasconderanno sotto qualche voce strana. Anche perchè Alitalia viene incorporata ad AirOne che a sua volta è piena di buchi.

Oltre a non incassare, spenderemo, probabilmente, intorno al miliardo di euro - un terzo dei tagli alla scuola decisi da questo governo - e in più avremo 6-7.000 persone per la strada che verranno messe in cassa integrazione a zero ore, avranno vari scivoli, ovviamente pagati con la cassa integrazione sempre con soldi nostri, e alla fine qualcuno verrà licenziato e - questi sono liberisti - vogliono infilare del personale in esubero nelle Poste. Un mese fa ci avevano detto che le Poste sono sovradimensionate e devono ridurre il personale, adesso ci raccontano che il personale delle Poste aumenterà perché arriveranno gli steward, le hostess, forse qualche pilota. Verranno travestiti da postini così risolveremo il problema. Naturalmente pagheremo noi. La Good Company, quella buona che viene regalata ai privati nell'ambito della famosa usanza tutta italiana di privatizzare gli utili e statalizzare le perdite, è formata da sedici grandi e lungimiranti capitani coraggiosi che, tutti insieme, sono riusciti a mettere da parte la miseria di un miliardo di euro; che non basta, naturalmente, a rilanciare Alitalia. Basti pensare che il prestito ponte, fatto ad aprile dal governo Prodi morente su richiesta del nascente governo Berlusconi, era di 300 milioni e l'Alitalia in tre mesi se li è mangiati. Dove prenderanno questi soldi? Mica li tirano fuori dalle loro tasche: in gran parte arriveranno dalle banche ... Taglieranno tutto il tagliabile, ridurranno le rotte internazionali, squalificheranno ulteriormente Fiumicino, Malpensa resterà al palo con Bossi, la Moratti e Formigoni che ululeranno alla Luna: mentre prima se la prendevano col governo di centrosinistra adesso gli sarà un po' più difficile prendersela con il loro ...

In compenso abbiamo una caterva, un groviglio, una giungla di conflitti di interessi perché non c'è solo quello di Berlusconi ... abbiamo Carlo Toto, proprietario dell'AirOne, che con 450 milioni di debiti riesce a piazzare il colpo della vita. L'AirOne viene incorporata all'Alitalia, intanto il nipote Daniele è stato candidato ed eletto nel Popolo della Libertà... Abbiamo tre soggetti che sono impegnati in opere pubbliche ... Lo Stato, in questo conflitto di interessi, li ha convocati facendogli sapere che era bene per loro se aderivano all'appello del Presidente del Consiglio. Sono Salvatore Ligresti, noto immobiliarista, assicuratore, palazzinaro, pregiudicato per Tangentopoli. Marcellino Gavio, un altro che ai tempi di Di Pietro entrava e usciva dalla galera. L'ottimo Marco Tronchetti Provera che dopo aver ridotto come ha ridotto la Telecom è anche lui nel settore immobiliare. In più abbiamo la famiglia Benetton, l'apoteosi del conflitto di interessi perchè è pubblico concessionario per le Autostrade, è gestore, dopo averlo costruito, dell'aeroporto di Fiumicino, e in futuro sarà uno dei proprietari di Alitalia. Come gestore di Fiumicino deciderà lui quali tariffe far pagare all'Alitalia per usare Fiumicino. Tutto in famiglia ... Gli immobiliaristi ... sono tutti molto interessati a una colata di miliardi che sta arrivando su Milano e la Lombardia per l'Expo ... 16 miliardi freschi per pagare nuove infrastrutture, costruzioni, palazzi, due autostrade, due metropolitane, una tangenziale, una stazione, ferrovie, ecc... indovinate chi si accaparrerà questi lavori? Esattamente coloro che hanno fatto i bravi e hanno accolto l'appello del governo. Poi abbiamo Francesco Bellavista Caltagirone che con l'ATA ha delle mire su Linate. Abbiamo Emilio Riva, un acciaiere eccezionale supporter di Berlusconi. E abbiamo l'ottima famiglia Marcegaglia: non solo c'è la Emma, che è un'ottima valletta di Berlusconi, che cinge con il suo braccio nelle riunioni di Confindustria come se fosse una Carfagna o una Brambilla qualsiasi, ma abbiamo anche la sua famiglia, il gruppo imprenditoriale Marcegaglia, famoso per condanne e patteggiamenti assortiti da parte del padre e del fratello della signora...

Fatto interessante: qualche anno fa furono condannati in primo grado per bancarotta nel crack del Bagaglino Italcase, una brutta e sporca faccenda immobiliare, alcuni big dell'industria e della finanzia italiana come il banchiere Geronzi, Marcegaglia papà - il papà della valletta - e Colaninno Roberto - papà del ministro fantasma. Bene, tutti e tre a vario titolo sono impegnati, dopo la condanna in primo grado, in questa meravigliosa avventura, perché anche Mediobanca si sia mossa dietro le quinte poiché Geronzi sta per diventare il padrone unico della finanza italiana eliminando anche quei pochi controlli che venivano dalla gestione duale della banca che fu di Cuccia. Insomma, questo è il quadro.

E' interessante perché probabilmente sono state violate una mezza dozzina di leggi, d'altra parte non ci sarebbe Berlusconi se fossimo tutti in regola con la legge. Intanto la legge del mercato: ... il matrimonio Alitalia-AirOne che sgomina qualsiasi concorrenza in Italia soprattutto sulla tratta Milano-Roma. ... Non ci sarà concorrenza, non si potrebbe e allora si sospendono le regole. Che sarà mai, una più una meno... un piccolo lodo Alfano per la nuova Alitalia non si nega a nessuno. La concorrenza va a farsi benedire: i prezzi quindi li fisserà il monopolista ...

In più viene cambiata un'altra legge italia, la legge Marzano sulle imprese decotte, che dovrà essere modificata perché questi capitani coraggiosi mica entrano in Alitalia rischiand qualcosa: non rischiano niente! ... Verranno tutelati in tutto e per tutto, saranno inattaccabili, anche loro anche uno scudo spaziale, il loro piccolo Lodo Alfano ... Nessun rischio di revocatoria o di rivalsa da parte dei creditori e dipendenti. E dove andranno a rivalersi? Naturalmente dalla Bad Company, quella decotta, quella nostra, dello Stato: pagheremo tutto noi... In più, il governo promette di detassare le aziende che assumono ex dipendenti dell'Alitalia. E' un'altra cosa spettacolare: l'Italia è piena di aziende con gente che finisce per la strada: quei lavoratori lì si fottono, mentre gli ex-lavoratori Alitalia avranno il privilegio di poter andare da alcune aziende che se li assumeranno avranno riduzioni fiscali. Così: cittadini di serie A e cittadini di serie B...

L'Europa ci tiene d'occhio anche perchè il prestito ponte aveva anche escluso che per un anno la società Alitalia venisse messa in liquidazione in regime concordatario ... A questo punto ci arriva addosso l'Europa perché se lo Stato paga i debiti di un'azienda si configura come aiuto di Stato. Questo è vietato perché, altrimenti, tutte le altre aziende d'Europa si incazzano ... Ci arriverà addosso una procedura di infrazione, con condanna, con multa che aggraverà ancora la spesa di questa operazione folle e faraonica...

Come avete visto Berlusconi ha risolto brillantemente anche l'emergenza Alitalia con lo stesso sistema con cui dice di aver risolto l'emergenza monnezza a Napoli: nascondendo il pattume sotto il tappeto.

Che succederà in futuro? Questi 16 capitani coraggiosi devono rimanere fermi per cinque anni. Dopo cinque anni possono rivendere le loro quote della Good Company. Secondo voi che cosa fanno? ... Non gliene frega niente dell'Alitalia, gliene importa in virtù delle contropartite. Prenderanno le loro quote e le venderanno a quello che sta per diventare il partner industriale, quello che sa come si fa a volare, che sarà AirFrance se vincerà Tremonti o Lufthansa se vincerà Gianni Letta che ha gestito questa operazione. Entro il 2013 questi possono rivendere. E che faranno? Svenderanno ... e francesi o tedeschi che si prenderanno la compagnia italiana, che diventerà compagnia francese o tedesca - non ci sarà più nessuna bandierina da nessuna parte, è tutto finto che questa sia una cordata italiana - a condizioni migliori di quanto se l'avrebbero presa se si fosse dato retta a Prodi e Padoa Schioppa.

Pagheranno quattro lire invece che due miliardi e seicento milioni che si erano impegnati a pagare. La prenderanno anche molto più snella perché non ci saranno più i dipendenti in esubero e i debiti da cui li avremo liberati a spese nostre. Questa sì è la svendita di Alitalia ai francesi e agli stranieri, mentre quella di Prodi non lo era ... intanto in questi cinque anni potranno continuare a fare il bello e il cattivo tempo in Alitalia ...

Ritorna il comunismo: Berlusconi che convoca imprenditori, cambia leggi, organizza cordate, il governo che dirige gli affari dell'impresa privata, sistema debiti, sposta dipendenti, fa piani quinquennali, ecc. ricorda tanto la grande Unione Sovietica di Stalin, di Breznev, di Cernienko. Il modello Putin sta entrando in Italia e sta tornando il dirigismo, la pianificazione sovietica.
Il Cavaliere, che non sa e non ha mai saputo cosa sia il libero mercato, ripristina, se Dio vuole, l'industria di Stato. L'ultimo vero comunista è lui. Passate parola."

lunedì 1 settembre 2008

GIORNALISTI e giornalisti



Ampi stralci tratti da www.voglioscendere.it e da altre fonti sul web.
"Quando Il Giornale era una cosa seria, cioè quando lo dirigeva Montanelli, vi era severamente vietato criticare la Rai per evitare che qualcuno potesse pensare che la critica era un favore all’editore Berlusconi, proprietario della Fininvest (...) Sono trascorsi appena 15 anni, ma non sono stati vani: siamo nell’èra dei servi felici, abbiamo abolito il pudore e perduto il senso della vergogna. Basta leggere, sul fu Giornale, le cronache al seguito del Cavalier Padrone.
Passa il lodo Alfano, titolo a tutta prima pagina: “Sia lodo, fine della guerra”. Segue commento non firmato, dunque attribuibile al direttore, Mario Appelius Giordano:
“La bella estate di Silvio”. Fior da fiore: “Adesso non ci sono più nuvole. Le foto di Villa Certosa immortalano un momento di serenità privata: per il compleanno della moglie Veronica, Berlusconi ha radunato tutta la famiglia in Sardegna. Ci sono i figli, i nipotini, i giochi, le gite in barca, piccoli scampoli di ordinario lusso e straordinaria felicità… Quest’immagine di serenità privata diventa segno e simbolo della serenità politica… Napoli è stata ripulita dai rifiuti… la Finanziaria sta per essere approvata… l’immunità per le alte cariche, come ciliegina sulla torta (di compleanno) mette finalmente il governo al riparo dall’assalto giustizialista… Ronaldinho al Milan? Toh, è arrivato pure quello. E allora, mano nella mano con Veronica, non resta che gustarsi un po’ di relax come si conviene. E’ la bella estate di Silvio, non c’è niente da fare… La sinistra allo sbando deve rassegnarsi: nel centrodestra non è più tempo di Casini (battuta, ndr). Questo è il tempo della fedeltà e della serenità, come testimoniano le foto con Veronica e la pace con Bossi…”. Era dai tempi dei dispacci della Stefani sulle virili vacanze del Duce e donna Rachele a Rocca delle Caminate, che non si leggeva niente del genere.
Un’intera pagina fotografica gentilmente offerta da “Chi” (altro house organ della ditta) ritrae il ducetto “rilassato e innamorato” con le sue “tinte turchesi” nella “nuova Camp David” di Villa Certosa, là dove solo un anno fa pascolavano sulle sue ginocchia cinque prosperose ragazze, subito trasformate in altrettante “attiviste di Forza Italia” impegnate in un simposio di alta politica. Quest’anno invece la Veronica ha piantato le tende alle costole dell’esuberante consorte e non lo molla un istante (...) Nemmeno quando lui tenta la fuga a Portofino, in una delle tante ville. Anche qui, stuolo di fotografi al seguito e cronista da riporto del Giornale: un tale Vincenzo La Manna, che dev’essere giovanissimo, ma ha già capito come gira il mondo. Il suo paginone di lunedì sul Giornale, dal sobrio titolo “Love in Portofino”, è un piccolo capolavoro: “In camicia blu scuro e pantaloni abbinati, Berlusconi si presenta poco dopo le 9 di sera, sorridente, al centro della splendida località marina. E con la mano sempre intrecciata a quella della moglie, raggiunge il porticciolo. Per dirigersi, guardato a vista dalle guardie del corpo in tenuta estiva (ecco: niente plaid, cuffie di lana, pelli di foca o cose del genere, ndr) verso lo yacht ‘Besame’ di Marina”. Da non confondere con lo yacht “Suegno”, che invece è di Piersilvio detto Dudi. Segue cena in uno “storico ristorante”, allietato dalle note di “Carlo, detto il Chitarrino”: un Apicella locale. “Alla famiglia Berlusconi si aggregano il giornalista Guido Bagatta e la compagna”, per elevare ulteriormente il livello della conversazione. “Moscardini fritti e spiedini alla griglia, un tocco d’insalata russa”, e poi “branzino bollito” in onore di Bondi. Infine “orata al forno con olive nere e sorbetto shakerato alle fragole”. Poi “via in discoteca per alcune ore”. L’indomani, sempre pedinato dal solerte La Manna, il Cainano “riceve in giardino la visita di Marina e Piersilvio, che lasciano per un po’ i loro yacht attraccati in rada”. Si spera, non incustoditi. Sarà così, minaccia il cronista, per tutta l’estate “e poco importa se il settimanale ‘Chi’ riesce a immortalare i suoi momenti di svago e intimità”. Ecco: Lui, sempre così ritroso, non ama finire sui giornali, ma quei comunisti molesti di “Chi” lo immortalano lo stesso. E Lui, da vero liberale, continua a stipendiarli.
Torna (tristemente e continuamente) in mente quel che scrisse Indro Montanelli, sulla Voce, il 26 novembre ’94: “Dobbiamo prepararci a presentare le nostre scuse a Emilio Fede. L’abbiamo sempre dipinto come un leccapiedi, anzi come l’archetipo di questa giullaresca fauna, con l’aggravante del gaudio. Spesso i leccapiedi, dopo aver leccato, e quando il padrone non li vede, fanno la faccia schifata e diventano malmostosi. Fede, no. Assolta la bisogna, ne sorride e se ne estasia, da oco giulivo. Ma temo che di qui a un po’ dovremo ricrederci sul suo conto, rimpiangere i suoi interventi e additarli a modello di obiettività e di moderazione… Oggi, per instaurare un regime, non c’è più bisogno di una marcia su Roma né di un incendio del Reichstag, né di un golpe sul palazzo d’Inverno. Bastano i cosiddetti mezzi di comunicazione di massa: e fra di essi, sovrana e irresistibile, la televisione. (...) Il risultato è scontato: il sudario di conformismo e di menzogne che, senza bisogno di ricorso a leggi speciali, calerà su questo Paese riducendolo sempre più a una telenovela di borgatari e avviandolo a un risveglio in cui siamo ben contenti di sapere che non faremo in tempo a trovarci coinvolti”. (Marco Travaglio)


***
Ed ancora alcune parole di Montanelli da un'intervista al giornalista Curzio Maltese:

«Io non ho nessun risentimento nei confronti di Berlusconi, alla mia età poi. M'incazzo soltanto quando Berlusconi mente sui nostri rapporti. Lui vorrebbe nientemeno far credere alla gente che mentre io dirigevo il "Giornale" cospiravo per dirigerne un altro. Pensa che invenzioni pur di non ammettere la banale verità. Mi ha fatto fuori perché non ero il tipo da dirigere un giornale di partito, tanto più ch'ero fortemente contrario alla sua discesa in campo e glielo avevo detto a chiare lettere» ... «Sono stato un simbolo dell'anticomunismo, mi chiamavano il fascista. Ma il mio anticomunismo era liberale. Il loro era ed è fascismo mascherato (...) riflette l'immensa vigliaccheria e l'opportunismo della borghesia italiana. Quando il pericolo comunista c'era ed era forte, fino agli anni Settanta, la nostra borghesia cercava il compromesso. Poi, a muri crollati, si sono scoperti ferocemente anticomunisti. E ci credono pure. Ricevo decine di lettere di persone anche colte, medici, ingegneri, che sono convinti di aver vissuto in questi anni in un regime di «rossi». Quando se c'è stato nella storia un antiregime, questo è stato proprio il governo dell'Ulivo... Hanno fatto poco, perché avevano una maggioranza ristretta e litigiosa. Ma quel poco era di qualità. Non hanno rubato, non hanno alzato la voce, hanno provato a riformare questo paese allergico alle riforme... Come si fa a capovolgere una verità così solare? La verità è che questo anticomunismo è una scusa per agitare il manganello» ... «gli italiani non sanno andare a destra senza manganello. Non amano la destra seria e non l'hanno mai amata, prima e dopo il fascismo. Pensa alla grande destra risorgimentale, ai Sella, agli Spaventa... E pensa alla parabola di De Gasperi. No, la destra liberale in Italia è stata sempre impopolare, una minoranza odiata e derisa. Gli andava bene Mussolini e gli va bene Berlusconi. Che cos'hanno Berlusconi e i suoi alleati in comune con la destra liberale, legalitaria? Nulla... La destra è incompatibile con la ciarlataneria e Berlusconi è un grande ciarlatano... La capacità di menzogna di Berlusconi è quasi commovente. Perché il primo a credere alle sue menzogne è lui...».
***
Montanelli e giordano, ... entrambi iscritti allo stesso ordine dei giornalisti...