Siamo razzisti? Ma non scherziamo! Siamo un popolo di santi, poeti, inventori e navigatori! Perché razzisti poi?
Ieri altri due pestaggi: le vittime, ferite in modo grave, un cinese e un senegalese. Solo le ultime di una lunga serie di aggressioni a stranieri e a quello che viene considerato comunque il “diverso”: neri, albanesi, rumeni, cinesi, gay, ragazzi di sinistra, semplici capelloni…
Alcune di queste aggressioni sono purtroppo finite anche molto tragicamente (il povero Abdoul). Ma stampa e media corrono subito a tranquillizzarci: ci sono sempre dei validi motivi e non c’entra assolutamente nulla il colore della pelle, la religione o i gusti sessuali. Il fatto poi che questi pestaggi, spesso di gruppo (i razzisti saranno mica dei vigliacchi?) e con mazze, spranghe e coltelli, avvengano al grido di “brutto frocio”, “negro di merda”, “cinese del cazzo”, “tornatene al tuo paese”, non avvalora certo la tesi assurda dei motivi razziali ma sono normali frasi che possono venir fuori in un momento di rabbia e agitazione…
Alcuni sciocchi ipotizzerebbero addiruttura che l'azione e la propaganda del governo possa alimentare questo clima xenofobo, ma sono le solite follie isteriche dei pochi che non amano questo governo!
Quindi state sereni, è tutto a posto, la sicurezza è sotto controllo, l’Italia non è un paese razzista e non ci sono pericolosi rigurgiti fascisti. Le frequenti aggressioni e gli omicidi a neri, stranieri e gay degli ultimi mesi sono solo dei normali episodi di delinquenza generica che nulla hanno a vedere con il colore della pelle o la razza.
Proprio come gli ultras e la violenza negli stadi non hanno nulla a che vedere con il calcio.
"La sequenza di atti di razzismo in Italia è impressionante: Napoli, Milano, Parma, Roma. Ma c'è chi non si vergogna, da posizioni di responsabilità nelle amministrazioni pubbliche e in parlamento, ad incitare al disprezzo verso immigrati, rom, romeni, islamici, di volta in volta. C'è un clima irresponsabile e irrespirabile di "caccia al diverso" che rischia di ammalare la convivenza nelle nostre città"Comunita di Sant'Egidio, Ansa 3 ottobre
5 commenti:
com'era la battuta? Non siamo noi che siamo razzisti, sono loro che sono negri! Che periodaccio, come dici spesso tu!
Sono passato di qua per caso.
Sei veramente grande (e non è una battuta) credo che ripasserò per leggere le tue chicche.
Ciao sono sisifo.
che vergogna...
grazie per essere passati di qua...
@lidia: si, è una battuta vecchia ma sempre molto vera...
@sisifo: :-) vieni quando vuoi! :-)
@andrew: che vergogna cosa?!? che siamo poeti, santi e navigatori?
ciao giusè
tenati forte
cp
ps
sugli ultrà però specifica meglio
...e forza lupi
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